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lunedì 21 marzo 2011

STS-134 News.

Dopo il triste incidente della settimana scorsa, la preparazione della navetta Endeavour per il suo ultimo volo sta proseguendo spedita.

Tutti i propellenti potenzialmente pericolosi sono stati caricati nei vari serbatoi interni dello Shuttle. Si tratta di propellenti ed ossidanti che alimentano i motori di manovra anteriori e posteriori e i due Orbital Maneuvering System, contenuti negli OMS Pod. Anche le APU (Auxiliary Power Unit) hanno subito un test di funzionamento venerdì scorso, test perfettamente superato. Le APU si occupano di alimentare i sistemi di comando idraulico di bordo (superfici aerodinamiche, direzionamento motori e gestione carrello).

ELC3 sta per essere inserito nel Payload Canister [NASA].
Prossimo appuntamento sarà l’apertura della Rotating Service Structure per permettere il caricamento del Payload Canister, il contenitore che si occupa di trasportare sul pad il carico della navetta. Al suo interno troviamo l’Alpha Magnetic Spectrometer, il carico principale, e l’Express Logistic Carrier n.3 con una serie di parti di ricambio per la Stazione.

Giovedì scorso sono stati completati i collegamenti dei bracci ombelicali e dei condotti di spurgo dei criogenici ed in quella occasione sono stati eseguiti una serie di controlli  sulla tenuta delle giunzioni. Anche il GUCP è stato controllato ed è risultato in perfetta efficienza.

Un altro piccolo incidente è occorso sul pad venerdì scorso: durante un controllo ai motori di manovra prodieri dello Shuttle, una chiave regolabile lunga circa venti centimetri è caduta ad un tecnico sul ballatoio a quota 207 piedi (circa 62 metri), ma si è infilata fra le sbarre del grigliato della pavimentazione cadendo su Endeavour. Ha colpito due volte la “pancia” dell’orbiter causando un paio di scalfitture nel rivestimento termico, danni che per fortuna non sono gravi e non necessiteranno neanche di riparazione.

Il tecnico ha detto di aver sganciato il cavo di sicurezza della chiave per poterla usare e di averla poi infilata nella tasca posteriore della tuta in attesa di terminare il lavoro. Quando ha fatto per riprenderla, non c’era più! La chiave è stata rinvenuta sulla MLP (Mobile Launch Platform), alla base della struttura, livello 0.

Il lancio continua ad essere previsto per il 19 aprile (il 20 in Italia).

2 commenti:

Vittorio ha detto...

Il tecnico ha detto di aver sganciato il cavo di sicurezza della chiave per poterla usare e di averla poi infilata nella tasca posteriore della tuta in attesa di terminare il lavoro. Quando ha fatto per riprenderla, non c’era più!
Mi sembra che ultimamente siano aumentati i problemi al pad. Prima gli spessimetri, adesso la chiave (e non parliamo del fatto che purtroppo ci è scappato pure il morto).
Ma la famosa efficienza NASA dove è finita?

Luigi Morielli ha detto...

Hai ragione, è come se avessero "la testa da un'altra parte"...

Certo, molti stanno per perdere il lavoro, ma un po' più di attenzione non guasterebbe!