Time machine.

International Space Station Europa Centrale Kennedy Space Center - Florida Baikonur - Kazakhstan Kourou - French Guyana

mercoledì 30 settembre 2009

Problema per Messenger.

La sonda Messenger ha eseguito il flyby di Mercurio con una precisione fantastica, peccato che durante il passaggio in volo radente (227 km di quota) è entrata in safe mode non riuscendo a completare le osservazioni del pianeta. L'incontro è avvenuto martedì alle 2155 UTC e nonostante l'anomalia, pare che il gravity assist sia avvenuto alla perfezione. Il problema si è verificato circa quattro minuti prima del punto di massimo avvicinamento, mentre la sonda stava transitando nel cono d'ombra di Mercurio. Al ritorno della luce solare il team a Terra è poi riuscito a riprendere il controllo di Messenger che ora si sta allontanando per ritornare definitivamente fra circa 18 mesi ed entrando in orbita stabile.

Le operazioni che la sonda doveva eseguire erano oltre 7000, inviatele dal controllo di Terra negli ultimi giorni. Era previsto che Messenger riprendesse 1559 fotografie, mentre gli strumenti immagazzinassero oltre 50 Mbyte di dati. Il flyby è durato 37 ore e purtroppo oltre la metà dei dati è andata perduta.
Speriamo che questo problema non si verifichi fra meno di 18 mesi, quando, durante l'ultimo e decisivo flyby, un'accensione dei motori farà entrare la sonda in orbita stabile intorno a Mercurio.

Una delle immagini inviate dalla sonda durante la prima fase di questo flyby.
Fonte: NASA/Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Carnegie Institution of Washington.

AstronautiCON 4. Programma provvisorio.

Ecco, per chi me lo ha chiesto, il link al programma provvisorio della quarta edizione della AstronautiCON.
E' sul sito del ForumAstronautico e probabilmente sarà uno dei punti in cui avere le informazioni più aggiornate.

Newsletter. Numero 3.

E' uscito il nuovo numero della Newsletter Astronautica, edizione italiana del Jonathan McDowell Space Report.

Gli abbonati dovrebbero già averla ricevuta (come al solito fatemi sapere se non vi fosse arrivata).

Per iscrivervi (in modo totalmente gratuito), inviatemi una mail all'indirizzo di posta monzitrek@gmail.com.

A questo indirizzo trovate i numeri precedenti, così potete farvi un'idea di come è organizzato il notiziario.

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Ovviamente i vostri indirizzi email non saranno divulgati e verranno solo utilizzati per l'invio della Newsletter.

Lanciata Soyuz TMA-16.

È partita in perfetto orario, alle 0714:42 UTC, esattamente nel momento in cui la rotazione terrestre ha portato la rampa di lancio di Yuri Gagarin sul piano orbitale della Stazione Spaziale. Il viaggio verso l'orbita è durato nove minuti e lo 'spaceflight participant', Guy Laliberte ha mostrato la sua emozione con grandi sorrisi, pollice alzato e alla domanda "Come ti senti" ha risposto "Super!". Guy effettuerà il 9 ottobre una conferenza attraverso il mondo durante la sua permanenza a bordo della Stazione, collegandosi con 14 città sparse per i cinque continenti con moltissimi ospiti: Al Gore, U2, Shakira, l'astronauta Canadese Julie Payette e Peter Gabriel.
L'11 ottobre Guy rientrerà a Terra con la Soyuz TMA-14 e inizierà la Expedition 21 comandata per la prima volta da un astronauta ESA, Frank De Winne.

I successivi appuntamenti per la ISS saranno:
30 ottobre - separazione dell'HTV-1 per il rientro distruttivo controllato del primo novembre
10 novembre - lancio di un nuovo modulo di ormeggio russo che verrà agganciato al molo zenith del modulo Zvezda. Attraccherà alla stazione il 12 novembre
12 novembre - lancio dello Space Shuttle Atlantis
23 novembre - rientro dell'Atlantis
1 dicembre - rientro della Soyuz TMA-15 con De Winne, Thirsk e Romanenko. Inizio della Expedition 22
21 dicembre - lancio Soyuz TMA-17 con Oleg Kotov, Timothy Creamer e Soichi Noguchi

Ulteriori informazioni e il video del lancio qui.

In foto il lancio.
Fonte: NASA/Bill Ingalls.

martedì 29 settembre 2009

Daily News.

Tutto è pronto per il lancio della Soyuz TMA-16 con l'equipaggio della Expedition 21. Il decollo dal Cosmodromo di Baikonur avverrà domani mercoledì 30 settembre alle 0714:42 UTC (le 9:14 CEST) e dei tre componenti dell'equipaggio della Soyuz, Jeffrey Williams e Maxim Suraev fanno parte della Expedition, mentre il terzo, il canadese Guy Laliberte, è un turista spaziale.
"Ho appena compiuto 50 anni ed ho deciso di approfittare del privilegio di viaggiare nello spazio" ha detto Guy, fondatore del Cirque du Soleil. Il suo patrimonio è stimato in 2,5 miliardi di dollari e il biglietto per raggiungere la ISS gli è costato 35 milioni di dollari. Rientrerà a Terra l'11 ottobre con Padalka e Barratt a bordo della Soyuz TMA-14.
Space Adventures ha curato la parte turistica della missione.
L'attracco con la ISS è previsto per il 2 ottobre alle 0837 UTC.

In foto il vettore Soyuz.
Fonte: NASA / Bill Ingalls.


Periodo affollato nei cieli per il lancio di Atlantis. Il decollo è previsto il 9 novembre, ma altri vettori sono pronti nello stesso periodo. Un Atlas 5 il 14 novembre e un Delta IV il 17 novembre.
Inoltre sempre il 17 ci sarà il picco delle Leonidi, che di solito hanno un tasso medio di circa 300 meteore l'ora.
Con queste premesse, Atlantis che si appresta ad eseguire il rollout in rampa per il 13 ottobre, viene ad avere una finestra decisamente ridotta (1 o 2 giorni) e nel caso di rinvio a dopo i due lanci commerciali, si avranno nuovamente pochi giorni a causa del beta cut-angle sulla stazione, che potrebbe surriscaldare l'orbiter e il lancio è quindi da evitare. Il beta cut-out dura dal 20 novembre al 5 dicembre e al 20 dicembre si apre un Soyuz cutout, un periodo di traffico con le capsule russe. Pare che però non ci saranno ripercussioni sul resto dei lanci Shuttle.

lunedì 28 settembre 2009

Daily News.

Ultimo passaggio radente di Mercurio per la sonda Messenger previsto per domani 29 settembre. Scenderà fino a 230 km di quota per ricevere l'ultimo 'gravity assist' che le permetterà di entrare stabilmente in orbita nel 2011. durante i vari passaggi radenti, Messenger ha già creato una mappa fotografica del 90% della superficie del pianeta.

I dirigenti del programma Constellation sono fiduciosi sull'esecuzione del test di volo di Ares I-X, a prescindere dagli esiti delle disquisizioni della Augustine Commission. Entro ottobre infatti dovremmo sapere le decisioni del Congresso, ma le speranze che il volo test non venga cancellato all'ultimo momento sono alte, se non altro per la raccolta di interessanti dati sui riscontri reali rispetto alle simulazioni computerizzate del volo.

Il punto di impatto di LCROSS è stato modificato. Non si tratta più del cratere Cabeus-A, ma di Cabeus, a poca distanza dal precedente. La variazione è stata fatta analizzando i rilevamenti altimetrici eseguiti da LRO e da Kaguya, secondo i quali all'interno di Cabeus è presente una profonda spaccatura che ha alta probabilità di contenere acqua, anche in base all'alta concentrazione di idrogeno presente nella zona. L'impatto è previsto alle ore 1130 UTC di venerdì 9 ottobre.

In foto la zona dell'impatto.
Fonte: NASA.

domenica 27 settembre 2009

Michael Fincke all'AstronautiCON 4.

Ebbene sì, è stato rivelato poco fa: la manifestazione AstronautiCON, giunta alla sua quarta edizione, avrà come ospite speciale il colonnello Michael Fincke, astronauta veterano NASA.
Classe 1967, Fincke ha partecipato a due missioni di lunga durata a bordo della Stazione Spaziale, la Expedition 9 (dal 18 aprile al 23 ottobre 2004) dove è stato ingegnere di volo e la Expedition 18 (dal 14 ottobre 2008 all'8 aprile 2009) quando è stato Comandante della Stazione. Ha sempre viaggiato a bordo delle capsule Soyuz, ma è appena stato assegnato alla penultima missione Shuttle, la STS-134, quando volerà con il nostro Roberto Vittori e porteranno a bordo della stazione l'Alpha Magnetic Spectrometer.

La manifestazione si svolgerà a Lecco dal 20 al 22 novembre prossimi e vedrà molte iniziative collegate ad essa.
Sul sito www.astronauticon.it troverete il programma aggiornato della manifestazione e tutte le informazioni necessarie per iscrivervi.
La convention è aperta a tutti, non è indispensabile essere soci ISAA per partecipare ed anzi, se vorrete, potrete iscrivervi sul posto.

Ci vediamo a Lecco?

sabato 26 settembre 2009

Daily News.

Ultima correzione orbitale per Lunar Reconnaissance Orbiter che dall'orbita numero 1141 si trova definitivamente e stabilmente sulla traiettoria finale a 50 km di quota.
Prossimo obiettivo sarà l'appuntamento con LCROSS per riprenderne lo schianto sulla Luna.

Allo Spazioporto di Kourou è stato completato l'assemblaggio dei due satelliti nel fairing dell'Ariane 5 il cui decollo è previsto il 30 settembre (con finestra compresa fra le 2200 UTC e le 2310 UTC). Con i due veicoli montati (Amazonas 2 e COMSATBw-1), il vettore raggiungerà la torre di lancio ELA-3 il 28 settembre e verranno eseguiti tutti i vari preparativi per la missione. Si tratta del quinto lancio Ariane di quest'anno.
Amazonas 2 sarà il carico superiore, è basato sul bus Eurostar E3000 della EADS Astrium, pesa 5500kg e verrà posizionato in orbita GEO a 61° ovest.
COMSATBw-1 pesa 2500kg e servirà le forze armate tedesche nelle esigenze di comunicazione dati. Sarà la spina dorsale delle armi tattiche della Bundeswehr durante le missioni delle unità speciali.
Intanto allo Spazioporto è stato consegnato il vettore per il settimo lancio del 2009...

Nell'immagine il poster di missione.
Fonte: Arianespace.


SpaceX ha annunciato il perfetto funzionamento del sensore Dragoneye, un LIDAR (Laser Imaging Detection and Ranging) tridimensionale che verrà usato sulla capsula Dragon durante l'avvicinamento alla ISS quando entrerà in servizio come cargo per i rifornimenti. Il prototipo era montato a bordo dello Space Shuttle Endeavour durante la STS-127 del luglio scorso.

Il capo dell'Agenzia Spaziale Federale Russa Roscosmos, Anatoly Perminov si augura che la NASA possa proseguire il programma Space Shuttle oltre il 2011 e non nasconde la possibilità di prevedere un aiuto Russo per ottenere questo scopo.

Acqua sulla Luna.

L'acqua sulla Luna c'è, ed è distribuita su tutta la superficie. Le quantità sono bassissime (fra uno e due millimetri di spessore e non più di 1000 parti per milione) e si cerca di ipotizzare il motivo per cui si formi e si mantenga. Pare che il flusso di particelle cariche provenienti dal Sole, essendo composto anche da protoni, e quindi ioni idrogeno, riesca a interagire con l'ossigeno presente nella crosta lunare e produrre quindi molecole d'acqua (appunto H2O). La chiave di volta nell'interpretazione dei dati è stata la missione indiana Chandrayaan che ha potuto ottenere dei risultati molto affidabili rilevando sia gli ioni idrossile (OH-) che direttamente molecole d'acqua. I dati sono attualmente confermati dalla missione Lunar Reconnaissance Orbiter che sta scandagliando con estrema precisione il nostro satellite. Il confronto di queste informazioni con le vecchie missioni hanno permesso di evidenziare come ai tempi di Cassini e di Deep Impact non fossimo ancora in grado di 'leggere' i dati in modo così completo, cosa che oggi stiamo imparando sempre meglio. Sia ben chiaro che comunque la quantità di acqua presente è molto bassa, non permetterebbe il sostentamento di un avamposto umano fisso, ma è possibile che ai poli ci siano sorprese che ci attendono. Del resto LCROSS, la sonda partita con LRO, sta arrivando per eseguire proprio un test al polo sud.

Nell'immagine vedete le analisi eseguite sui dati di Cassini ottenuti durante il flyby del 19 agosto del 1999. In alto a sinistra la mappa di luminosità ottenuta dal VIMS (Visual and Infrared Mapping Spectrometer). In alto a destra l'immagine ottenuta dall'Imaging Science Sub-system (ISS). La crocetta gialla evidenzia il meridiano e il parallelo zero. In basso a sinistra c'è la mappa delle temperature derivate dal VIMS. All'equatore si hanno temperature superiori all'ebollizione dell'acqua sulla Terra. In basso al centro la mappa VIMS dell'acqua associata ai minerali e in basso a destra la mappa dei minerali che hanno assorbito ione idrossile creato da reazioni chimiche sul suolo lunare.
Fonte:NASA/JPL-Caltech/USGS.

Ghiaccio su Marte.

Dallo studio delle immagini inviate da MRO, sono stati evidenziati alcuni punti di impatto meteorico sulla superficie di Marte. In 5 diversi siti distribuiti fra i 45 e i 55° di latitudine nord è stato possibile rilevare dei crateri da impatto di recentissima formazione. In pratica gli impatti avvenuti durante il 2008 avevano evidenziato la presenza di una sostanza bianca sul fondo dei crateri prodotti. L'analisi spettroscopica della luce proveniente da questa sostanza ha permesso di stabilire che si tratta di ghiaccio d'acqua. Ma non mescolato a terreno, bensì puro al 99%. La conferma si è avuta quando nei mesi successivi quello strato bianco è progressivamente scomparso, esattamente come è successo a Phoenix quando trovò il ghiaccio durante i suoi scavi. Ma in questo caso ci troviamo ben più vicino all'equatore. Quanto questi strati di ghiaccio si avvicinino all'equatore non è ancora stato scoperto, ma ci troviamo comunque di fronte ad una scoperta fenomenale: su Marte c'è molta più acqua di quanto potessimo credere. Pensate che uno dei crateri si trova a soli 550 km dal lander Viking 2, che nel 1976 ha effettuato degli scavi fino ad una quindicina di centimetri di profondità. Probabilmente se avesse potuto scavare un po' di più avremmo scoperto con trent'anni d'anticipo una caratteristica che avrebbe potuto influenzare la spinta esplorativa del genere umano. Pazienza: la notizia bomba era a portata di mano, ma ci siamo fermati pochi centimetri prima.

In foto due immagini dello stesso cratere a tre mesi di distanza. Si nota benissimo lo scioglimento/sublimazione dello strato di ghiaccio che si era scoperto dopo l'impatto.
Fonte: JPL.

venerdì 25 settembre 2009

Daily News.

La sonda Mars Reconnaissance Orbiter viene ancora mantenuta in stato di 'animazione sospesa' per tentare di capire il motivo degli ultimi episodi di Safe Mode. Quando succedeva il guaio, si verificava un passaggio spontaneo ed improvviso in Safe Mode dal quale però MRO è, finora, sempre uscita. Per evitare che la sonda possa perdere il contatto con Terra, all'ultimo episodio è stata mantenuta in questo stato in modo da poterne studiare la potenziale causa. Un possibile reset contemporaneo dei due computer di bordo potrebbe rendere inutilizzabile la sonda. Quest'anno ci sono stati 4 casi di Safe Mode: in febbraio, in giugno e due volte in agosto. Le analisi proseguiranno per alcune settimane.

Negli oltre trent'anni di spedizioni antartiche, il progetto Antarctic Search for Meteorites (ANSMET) ha raccolto qualcosa come 17'500 meteoriti (che sulle 50'000 trovate in tutto il mondo è una percentuale di tutto rispetto) e le ha inviate all'Antarctic Meteorite Laboratory del Johnson Space Center. Qui vengono meticolosamente conservate e messe a disposizione della comunità scientifica internazionale per essere analizzate allo scopo di carpirne i segreti. Alcune di esse contengono materiale pre-solare, cioè che deriva dalla nube primordiale da cui si è formato il Sistema Stellare del Sole: parliamo di materiale che proviene da oltre quattro miliardi e mezzo di anni fa. Grazie a queste scrupolose analisi sono state anche selezionate meteoriti che potrebbero provenire da materiale espulso da qualsiasi corpo celeste, per esempio Venere o Io, la luna di Giove. In realtà ameno un paio di volte all'anno i ricercatori si imbattono in una pietra completamente nuova e quindi le analisi proseguono per molto tempo. In questi casi si forma un piccolo gruppo di studio che continua le analisi ad oltranza. Analisi che possono anche durare alcuni anni.
Questa incredibile massa di dati proveniente dalle meteoriti permette di avere una visione d'insieme formidabile sul Sistema Solare. Le sole rocce provenienti dalla Luna provengono a caso da un punto qualsiasi della superficie lunare. Grazie all'enorme variabilità disponibile si ha addirittura un'idea più completa della composizione del suolo lunare da queste analisi rispetto a quanto ricavato dai campioni delle missioni Apollo che provenivano da pochi siti…

In foto una sezione sottilissima di un meteorite proveniente da Miller Range, in Antartide. I diversi materiali che la compongono formano una composizione che la fa assomigliare ad un vetro cattedrale!
Autore: Tim McCoy.

Lancio Delta 2.

Dopo molti rinvii, è finalmente partito dalla rampa 17/B il vettore Delta II con i due satelliti STSS Demo costruiti per la Missile Defense Agency. Alle 1220 UTC il Delta ha preso vita ed ha acceso i suoi motori per lasciare la Cape Canaveral Air Force Station.
Il Delta 2 era in configurazione 7920-10c con il motore del primo stadio Pratt & Whitney Rocketdyne RS-27A e nove booster della Alliant Techsystems.
Il secondo stadio era spinto da un Aerojet AJ10-118K.
Gestito dalla United Launch Alliance, il lancio ha dato il via al nuovo sistema di controllo, riconoscimento e rilevamento di lanci missilistici ed è chiamato Space Tracking and Surveillance System (STSS). Questo sistema fa parte del Ballistic Missile Defense System e completa la dotazione di veicoli di sorveglianza ponendosi su un livello orbitale intermedio rispetto alle orbite GEO, riuscendo a distinguere in tempo reale dettagli estremamente minuti del nostro pianeta.

Ulteriori informazioni e il video del lancio qui.

In foto il lancio.
Fonte: United Launch Alliance/Carleton Bailie.

giovedì 24 settembre 2009

Daily News.

Altro rinvio per il lancio del Delta 2 che porterà in orbita il satellite STSS Demo. Questa volta a causa di una perdita di propellente sulla torre di lancio. Altro tentativo domani 25 settembre alle 1200 UTC.

Alle 1612 UTC di oggi, l'astronauta ESA Frank De Winne ha terminato lo spostamento dei due esperimenti (HREP del peso di 378 kg e SMILES di 472 kg) dalla stiva esterna del cargo HTV alla Exposed Facility del modulo Kibo. Un'altra delle novità del modulo di trasporto giapponese.

E' stata decisa la data di lancio della missione Juno che dovrà mappare con precisione la superficie di Giove. La sonda del costo di oltre 700 milioni di dollari verrà lanciata da Cape Canaveral a bordo di un Atlas 5 fra il 5 e il 26 agosto del 2011, dato che la posizione della Terra rispetto al gigante gassoso è più favorevole. La sonda eseguirà un passaggio radente con la Terra nel 2013 per sfruttare la fionda gravitazionale e raggiungere Giove nel 2016.

Anche Curiosity, il Mars Science Laboratory, partirà da una rampa della Base di Cape Canaveral, e precisamente la stessa di Juno, dato che decollerà anch'esso con un Atlas 5. Si spera in un lancio nel periodo di ottobre-novembre 2011 e resterà a carico della ULA (United Launch Alliance) la gestione dei due lanci che potrebbero anche essere distanziati di soli 45 giorni, dipende dalle date reciproche e dagli eventuali ritardi.

SpaceX ha annunciato quale sarà il carico posto a bordo del primo lancio del nuovissimo vettore Falcon 9. Si tratterà di una versione semplificata del modulo Dragon, nato per contribuire al rifornimento della Stazione Spaziale Internazionale. Non sarà un vero modulo, ma il Dragon Spacecraft Qualification Unit, articolo già utilizzato nelle varie simulazioni a Terra, privo quindi di motori e sarà inserito in un'orbita circolare a 250 km di quota. Durante tutto il lancio verranno verificati i vari parametri di volo e tutta la telemetria raggiungerà Terra in tempo reale. La data richiesta per il lancio è il 29 novembre dalle ore 1600 UTC alle 2000 UTC. Anche questo vettore partirà dalla Air Force Eastern Range, cioè la base di Cape Canaveral.

In foto il Falcon 9 in rampa.
Fonte: SpaceX Technologies Corporation.

mercoledì 23 settembre 2009

Daily News.

Il meteo capriccioso della Florida ha costretto al rinvio il lancio previsto per oggi del Delta 2 con a bordo il satellite STSS Demo.
La prossima finestra di lancio si apre domattina giovedì 24 settembre alle ore 1200 UTC (8 locali e 14 CEST).

Il minimo storico che stiamo vivendo nell'attività solare ha dato oggi segni di cedimento. In un solo giorno ben due gruppi di macchie si sono presentati. Era più di un anno che non si verificava un evento simile e potremmo quindi trovarci di fronte alla fine del più grande minimo d'attività degli ultimi 100 anni.

In foto una immagine del Sole dove si vedono chiaramente le macchie.
Fonte: SOHO/MDI.


Sul numero in edicola domani di Science Magazine saranno presenti 3 articoli che illustreranno i dati raccolti da 3 sonde circa la presenza di acqua sulla Luna.
Le tre missioni sono Deep Impact (EPOXI), Cassini e Chandrayaan 1. In base ai dati presenti negli articoli, si ha la conferma inequivocabile della presenza di acqua sulla superficie lunare e che anzi in determinate condizioni di illuminazione e riscaldamento lo strato sotto l'intera superficie è idratato fra 10 e 1000 parti per milione. Questi dati sono presenti dal 1999, quando Cassini fece un passaggio radente con il nostro satellite naturale e a quanto pare la NASA li ha tenuti 'nascosti', forse per evitare speculazioni inutili e organizzare l'attuale missione LCROSS con tranquillità.
Sempre domani 24 settembre si terrà una conferenza stampa in cui verranno illustrate tutte queste scoperte.

Lancio indiano.

Un nuovo veicolo dedicato allo studio degli oceani terrestri è stato inserito in orbita all'alba di oggi. Mercoledì 23 settembre, segnando così il ventesimo successo per l'India.
Il Polar Satellite Launch Vehicle, partito nella configurazione con sei booster, è partito alle 0621 UTC (8:21 CEST) dallo Satish Dhawan Space Center, sulla costa orientale indiana. Il lancio è avvenuto alle 11:51 locali.
ISRO (Indian Space Research Organization) ha dichiarato il pieno successo per la missione che sperimentava anche dei nuovi sistemi avionici.

Il vettore alto 44 metri ha posto in orbita il satellite principale di 960kg ad una quota eliosincrona di 720km dopo 17 minuti dal lancio e poco dopo ha rilasciato 4 cubesat e 2 nanosat. Oceansat 2 è dotato di pannelli solari da 15 metri quadrati che generano 1360W. Come riserva ha a bordo due batterie da 24 Ah al Ni-Cd.

Oceansat 2 prenderà progressivamente il posto di Oceansat 1 lanciato nel 1999 e controllerà per i prossimi cinque anni l'atmosfera e i mari. I suoi obiettivi principali sono il controllo dell'inquinamento, la popolazione ittica, la distribuzione dei sedimenti e delle alghe.
Uno degli strumenti presenti a bordo è un esperimento italiano destinato che dovrà sondare l'atmosfera misurando la distorsione nel segnale GPS attraverso gli strati più alti dell'atmosfera correlandolo a oltre 500 misurazioni quotidiane di temperatura, pressione e umidità.
Questi gli strumenti principali:
* Ocean Colour Monitor (OCM)
* Ku-band Pencil Beam scatterometer (SCAT) sviluppato da ISRO
* Radio Occultation Sounder for Atmosphere (ROSA) sviluppato da ASI.

I 4 cubesat sono UWE 2 (tedesco), BEESAT (tedesco), ITUpSAT1 (turco) e SwissCube (ovviamente svizzero), mentre i 2 nanosat erano dei German Rubin. Grazie alla telemetria ricevuta a Terra, sappiamo che tutti sono entrati regolarmente in servizio.

Ulteriori informazioni e il video del lancio qui.

martedì 22 settembre 2009

Daily News.

La NASA ha stabilito la data del lancio di Ares I-X, il primo volo del nuovo vettore. Il 19 ottobre avverrà il rollout dal VAB fino alla torre di lancio e il 27 ottobre il razzo alto 93 metri si staccherà dalla rampa 39/B del Kennedy Space Center per i suoi 2 minuti abbondanti di missione.
L'ora prevista è fra le 1200 UTC e le 1700 UTC (fra le 14 e le 19 CEST).
Se dovesse esserci qualche problema sarà possibile ritentare il giorno successivo.

La sonda Cassini ha ripreso durante l'equinozio di Saturno degli strani agglomerati sugli anelli. Nel momento degli equinozi, su Saturno il Sole colpisce il sistema di anelli di taglio permettendo di vedere ogni eventuale parte che non sia esattamente nel loro piano. Le immagini riprese in quel momento hanno infatti evidenziato delle specie di grinze nella trama degli anelli e pare che alcune siano causate da corpi che li attraversano. Nel punto in cui colpiscono la superficie si forma una specie di 'ferita' che si nota bene nelle immagini ravvicinate.
Non si spiegano invece le formazioni che inspessiscono localmente gli anelli portandoli dai normali 10 metri di spessore agli oltre 4000 metri. Nelle immagini erano presenti alcune di queste 'perturbazioni nuvolose' che si incontrano sui vari anelli.
Altra informazione ricevuta da questo equinozio è che la temperatura degli anelli durante il minimo irraggiamento scende a 43 K, cioè a -230°C.
Questi studi sono molto interessanti ed è la prima volta che vengono eseguiti 'sul posto' dato che Cassini è in orbita dal 2004 e gli equinozi di Saturno si verificano circa ogni 15 anni terrestri.

In foto una delle 'perturbazioni' che sono state rilevate sugli anelli getta l'ombra dietro di sé.
Fonte: JPL.


Osservatori amatoriali hanno rilevato che il satellite segreto PAN, lanciato l'8 settembre, ha raggiunto l'orbita geostazionaria posizionandosi al disopra del medio oriente. Benché continuino le speculazioni sul possibile scopo di questa missione, l'ipotesi più probabile è che si tratti di un satellite per comunicazioni che farà da ponte fra il vecchio sistema Ultra-High Frequency Follow-On ed il nuovo Mobile User Objective System.

lunedì 21 settembre 2009

Daily News.

Terminata la traversata degli USA, il Discovery è atterrato al KSC alle 1605 UTC di oggi. Ora verrà separato dal Boeing 747 e rientrerà nell'OPF per la preparazione al prossimo volo, la missione STS-131.
Nel VAB intanto il serbatoio esterno ET-133 viene agganciato ai due booster e anche la preparazione di Atlantis per la STS-129 volge al termine.

Buzz Lightyear, il protagonista del film Disney 'Toy Story', è rientrato a Terra dopo 15 mesi paasati nello spazio a bordo della ISS. I suoi compiti sono stati di migliorare la divulgazione scientifica verso i più giovani e organizzare diverse iniziative per i bambini. Ha anche organizzato un concorso che avrebbe premiato la più bella Toppa disegnata da un bambino con la promessa di portarla in orbita.
Parteciperà il 2 ottobre ad una parata speciale organizzata al Walt Disney World in Florida dove sarà accompagnato dall'astronauta dell'Apollo 11 Buzz Aldrin, insieme ad altri componenti del corpo astronauti americano.

In foto Buzz Lightyear poco dopo il suo sbarco dal Discovery.
Fonte: NASA.


La missione congiunta Russo-Cinese che dovrebbe raggiungere Marte e riportare a Terra dei campioni di terreno della luna Phobos dovrà probabilmente slittare al 2011 a causa di ritardi nei test e nell'integrazione che avrebbero dovuto culminare in un lancio nel prossimo ottobre.
I quasi due anni sono necessari per riportare la posizione reciproca Terra-Marte alla minima distanza e accorciare i tempi di viaggio.

E' stato definito l'equipaggio dell'ultima missione Shuttle, la STS-133. Si tratta di sei astronauti tutti veterani e il lancio è attualmente previsto per il 16 settembre 2010. Sono il comandante Steven Lindsey, il pilota Eric Boe e gli ingegneri di volo Benjamin Drew, Michael Barratt, Nicole Stott e Timothy Kopra. Barratt e Stott sono attualmente membri della Expedition presente sulla Stazione, mentre Kopra ne è appena tornato.

Il lancio del Delta 2 con il satellite STSS Demo è stato rinviato al 23 settembre. Si tratta del tredicesimo rinvio/ritardo per quella particolare missione del dipartimento della Difesa degli Stati Uniti.

domenica 20 settembre 2009

Daily News.

Il Discovery, montato sullo Shuttle Carrier Aircraft, è regolarmente partito dalla Edwards Air Force Base, ha effettuato uno scalo al Rick Husband International Airport di Amarillo, in Texas e un altro alla Naval Air Station Joint Reserve Base di Fort Worth, in Texas. Meteo permettendo si dirigerà alla base di Barksdale, vicino a Shreveport, in Louisiana dove passerà la notte. Raggiungerà il KSC domani, lunedì 21 settembre.

In foto il decollo da Edwards dello SCA che trasporta il Discovery.
Fonte: NasaTV.

Ares I-X, il prototipo sperimentale del nuovo vettore umano della NASA, sta proseguendo i collaudi e progressivamente testando tutta l'avionica di bordo dopo che alcuni giorni fa è stato alimentato. Dopo diversi ritardi, il test da 400 milioni di dollari dovrebbe avere una data precisa per la sua effettuazione, cioè il 31 ottobre p.v.
Il rollout verso la rampa 39/B avverrà alcuni giorni prima del lancio, ma alla NASA preoccupa la vicinanza con il lancio di Atlantis che dovrebbe avvenire meno di due settimane dopo. La preoccupazione principale è causata dalla vicinanza delle due rampe ed un eventuale problema ad Ares I-X nelle primissime fasi del lancio potrebbe coinvolgere Atlantis che si troverà già in rampa in attesa di partire. I vertici stanno decidendo se rinviare il test di Ares a dopo il lancio di STS-129.
Ma si fidano così poco di Ares I?

L'ammiraglio Joseph W. Dyer, capo dell'Aerospace Safety Advisory Panel (ASAP), si è scagliato contro la possibilità che il programma Space Shuttle possa proseguire oltre il 2010 tuonando di disastri e sciagure e dicendo che non è possibile che si faccia ancora volare un veicolo che ha una probabilità su 8 di incappare in una perdita totale (LOV/C - Loss Of Vehicle/Crew).
John Shannon, manager dello Space Shuttle Program, ha risposto che l'affermazione di Dyer è inquietante. Già prima della perdita del Columbia la percentuale era molto più favorevole, ma con tutti i miglioramenti fatti alle procedure (soprattutto considerando che qualsiasi anomalia può interrompere ogni operazione) siamo circa ad un decimo della probabilità di perdita: 1 su 77. Inoltre il PRA (Probabilistic Risk Assessment) sta rapidamente migliorando, grazie a tutte le anomalie che vengono progressivamente risolte.
Resta il fatto che il programma Shuttle si trova ad un passo dal 'punto di non ritorno': se la decisione di un possibile prolungamento non arriva entro breve, verranno disattivate definitivamente delle linee di produzione e di revisione di componenti fondamentali per le navette. Dichiarazioni come quelle di Dyer non aiutano di certo…

Equinozio d'Autunno.

Gli equinozi sono il momento in cui il Sole, all'Equatore, sorge e tramonta verticalmente passando per lo Zenith.

A differenza degli altri inizi di stagione che vengono fissati al 21 del mese, l'equinozio d'autunno (per l'emisfero boreale) viene convenzionalmente assegnato al 23 settembre. Questo a causa dell'orbita ellittica percorsa dalla Terra durante il suo moto intorno al Sole. Quando si trova più lontana dalla nostra Stella si muove più lentamente e quindi ecco spiegato perché per noi della metà settentrionale del pianeta l'estate è più lunga.
Infatti l'afelio terrestre (punto più distante dal Sole) è il 3 luglio mentre il perielio (punto più vicino al Sole) è il 3 gennaio.

Quest'anno l'equinozio settembrino cadrà alle 2118 UTC (le 23:18 CEST, italiane) del 22 settembre ed ogni anno è un momento diverso della giornata, a causa della frazione di giorno che completa un anno astronomico e ci obbliga ad aggiungere un giorno ogni quattro anni inserendo un anno bisestile.

Questa è la durata delle quattro stagioni per l'emisfero boreale:
- primavera 92.75 giorni
- estate 93.65 giorni
- autunno 89.85 giorn
- inverno 88.99 giorni

Nell'immagine una mappa della teoria eliocentrica del 1708.
Fonte: Wikipedia.

sabato 19 settembre 2009

Missioni Shuttle.

Mentre il Discovery attende pazientemente per un altro giorno che il meteo sia più collaborativo per la sua traversata fra California e Florida, facciamo un riassunto delle ultime missioni che attendono le navette americane.

Eccole in ordine cronologico.
2009
12/11...Atlantis....STS-129
...3 EVA ....ELC-1; ELC-2 (ricambi esterni)

2010
04/02...Endeavour...STS-130
...3 EVA .... Node 3 (Tranquility); cupola

18/03...Discovery...STS-131
...3 EVA .... MPLM; rack scientifici

14/05...Atlantis....STS-132
...3 EVA .... Modulo di ricerca russo; ricambi

29/07...Endeavour...STS-134
...3 EVA .... Alpha Magnetic Spectrometer; ricambi

16/09...Discovery...STS-133
...0 EVA .... Permanent Logistics Module; ricambi

E' un calendario abbastanza massacrante, si tratta di un lancio ogni 2 mesi circa, ed è quindi probabile che ci sia qualche slittamento.

In foto l'impressionante onda d'urto prodotta dal superamento della barriera del suono...
Fonte: NASA.

venerdì 18 settembre 2009

AstroWorld News.

Rinviata di un giorno la partenza dello Shuttle Carrier Aircraft che riporterà il Discovery in Florida. Le previsioni meteo non erano buone nella zona sudest degli USA. Per sabato la situazione dovrebbe migliorare. Arrivo previsto al KSC per domenica sera.

Lunar Reconnaissance Orbiter è entrato nella fase operativa ufficiale della sua missione con l'inserimento sull'orbita circolare polare a 50 km di quota dalla superficie selenica. LRO, del peso di 1900kg e del costo di 504 milioni di dollari, ha eseguito martedì scorso la manovra con un'accensione di circa 3 minuti mentre sorvolava il polo sud lunare. Ora inizieranno ad arrivare le foto alla massima definizione.

Brutte notizie per Spirit. l'insabbiamento che lo imprigiona vicino ad Home Plate è più serio del previsto. Tutti i tentativi finora eseguiti di liberare il rover dalla finissima sabbia in cui sta sprofondando sono risultati vani e si sta facendo strada una certa rassegnazione. Il rover potrebbe essere destinato a non muoversi più e a diventare così un monumento all'ingegno umano per i prossimi esploratori. A dire il vero ci sono ancora alcuni tentativi che possono essere fatti dai Rover Driver e certamente non si lascerà nulla di intentato, ma le possibili mosse che potrebbero avere esito positivo cominciano a diminuire. Speriamo bene: dopo oltre 5 anni e 2000 Sol sul pianeta rosso, sarebbe veramente un peccato vedere questa meraviglia fermarsi. Nella foto ripresa dal Mars Reconnaissance Orbiter da una quota di circa 300km si vede Spirit fermo in Troy, vicino a Home Plate. È quel puntino bianco sulla sinistra.

giovedì 17 settembre 2009

Due lanci.

Come previsto sono stati effettuati due lanci satellitari.
Da Baikonur è partito il satellite meteorologico Meteor M1 con un gruppo di 5 satelliti minori, a bordo di un vettore Soyuz 2.1b con un Upper Stage Fregat. Lancio effettuato alle 1555 UTC (17:55 CEST). Il Meteor-M1, del peso di 2700kg, avrà una vita di 5 anni ed orbiterà su una traiettoria eloiosincrona ad una quota di 830km. Sarà seguito nei primi mesi del 2010 dal Meteor-M2 e il gruppo verrà in seguito completato da un terzo. Raccoglierà informazioni per le previsioni meteo e per il monitoraggio dello strato di ozono e della consistenza delle calotte polari.
Gli altri satelliti sono:
Sumbandila (ZA-002) 60kg - (Sud Africa)
Tatiana 2 (Russia)
UGATUSAT - 30kg (Russia)
Sterkh #2 - 171kg (Russia)
BLITS 7,53kg - (Russia)

Ulteriori informazioni e il video del lancio qui.


Altro lancio russo, sempre da Baikonur, rampa 200/39, quello del vettore Proton che ha portato in orbita il satellite per telecomunicazioni canadese Nimiq 5 con l'aiuto di un upper stage Breeze-M. Lancio effettuato puntualmente alle 1919 UTC (21:19 CEST). In circa 12 minuti i tre stadi del Proton hanno completato il loro lavoro permettendo al Breeze (con quattro accensioni consecutive) di far giungere nella posizione geostazionaria prevista il carico, 72,7° ovest.
Il Nimiq 5 ha una massa di 4745kg e trasporta 32 transponder in banda J (la banda Ku americana). Costruito dalla Space Systems/Loral ha una vita prevista di 15 anni.

Ulteriori informazioni qui.

HTV in arrivo.

La capsula cargo giapponese HTV sta per arrivare sulla ISS.
Diretta su NasaTV.

Il braccio robotico della stazione sta per agganciarlo per procedere all'ormeggio.

1950 UTC
Catturato!

Il modulo giapponese è stato agganciato al molo Nadir del nodo Harmony e l'equipaggio della ISS ha poi potuto scaricare il cargo dei materiali contenuti nella zona pressurizzata.
Erano presenti 850kg di cibo, 570kg di attrezzature ed esperimenti, 175kg di vestiti e 100kg di materiale informatico.
HTV ha anche una stiva esterna in cui sono presenti gli esperimenti HREP e SMILES che verranno posizionati sulla Exposed Facility del modulo Kibo.
Il cargo verrà poi riempito di rifiuti e verrà distrutto in un rientro atmosferico all'inizio di novembre.

mercoledì 16 settembre 2009

Shuttle News.

Discovery.
Terminata la STS-128, l'OV-103 viene preparato per il viaggio di ritorno in Florida. I lavori proseguono velocemente, tanto che sembra probabile un anticipo della partenza a venerdì mattina. Anche un guasto ad una piattaforma di sollevamento della Mate-Demate Device (l'enorme incastellatura che permette di agganciare e sganciare gli orbiter dalle spalle del 747 utilizzato per i trasporti) e il forte vento non hanno rallentato più di tanto le operazioni permettendo questo anticipo.
Se le cose proseguono in modo così spedito, il Discovery sarà al KSC per sabato sera. Dopo aver eseguito la separazione dall'aereo di trasporto potrà raggiungere l'OPF per iniziare al preparazione alla STS-131. In foto i lavori al Dryden Flight Research Center (NASA/Tony Landis).

Atlantis.
La preparazione di Atlantis per la STS-129, prossima missione a partire, è a buon punto e per lunedì 21 settembre è previsto nel VAB l'assemblaggio del serbatoio sui due booster laterali. Reduce dalla missione verso Hubble, l'OV-104 ha subito diversi adattamenti, il più evidente dei quali è l'ODS (Orbiter Docking System), indispensabile per attraccare alla ISS. Tutti i test di tenuta atmosferica sono già stati eseguiti, come tutti quelli di tenuta dei propellenti sia nei circuiti di alimentazione che all'interno dei 3 SSME.

Endeavour.
Il più giovane orbiter della flotta si occuperà di trasportare sulla ISS due pezzi molto importanti della Stazione: il Nodo 3 e la Cupola. La missione STS-130 è prevista per il febbraio 2010 ed inizierà il gruppo finale composto dalle ultime 5 missioni della storia Space Shuttle. La Window 7 (uno dei finestrini della cabina) è in fase di sostituzione ed è una delle decine di operazioni che vedono l'OV-105 in piena manutenzione.

martedì 15 settembre 2009

Prossimi lanci.

Aggiornamento dei prossimi lanci orbitali previsti. Aggiornato!

Mercoledì 16 settembre. Da Baikonur partirà il satellite meteorologico Meteor M1 con una serie di satelliti minori di organizzazioni internazionali, a bordo di un vettore Soyuz. Utilizzerà un Upper Stage Fregat. Lancio previsto alle 1555 UTC (17:55 CEST). Rinviato di 24 ore esatte.

Giovedì 17 settembre altro lancio russo, sempre da Baikonur. Un vettore Proton porterà in orbita il satellite per telecomunicazioni canadese Nimiq 5 con l'aiuto di un upper stage Breeze-M. Lancio previsto alle 1919 UTC (21:19 CEST).
In foto il team di sviluppo in posa davanti al Proton, pronto per il lancio. Fonte Roscosmos.

Sabato 19 settembre dovrebbe partire dallo SLC-17B della Cape Canaveral Air Force Station, un vettore Delta 2 con a bordo il satellite STSS Demo, nuovo veicolo della difesa USA. Il lancio dello Space Tracking and Surveillance System (STSS) sarà supervisionato dalla NASA. Lancio previsto alle 1200 UTC (14:00 CEST). Rinviato di 24 ore esatte.

Mercoledì 23 settembre. Dal poligono Satish Dhawan Space Center, a Sriharikota, in India, un vettore PSLV (Polar Satellite Launch Vehicle) porterà in orbita il satellite Oceansat 2 per ricerche atmosferiche. A bordo saranno presenti anche 4 CubeSat: UWE 2, BEESAT, ITUpSAT1 e SwissCube. Il lancio sarà curato dalla Innovative Solutions in Space. L'ora non è ancora stata determinata.

Venerdì 25 settembre. Da Baikonur partirà un vettore Proton che porterà in orbita tre satelliti della costellazione Glonass per la navigazione. L'ora non è ancora stata determinata.

Mercoledì 30 settembre. Da Baikonur partirà la Soyuz che porterà sulla ISS i componenti della Expedition XXI che resteranno a bordo della stazione per i prossimi sei mesi. L'ora non è ancora stata determinata.

Nel tardo settembre è anche previsto il lancio del 191esimo vettore Arianespace che partirà dalla torre ELA-3 di Kourou. Un Ariane 5 ECA porterà in orbita due satelliti per telecomunicazioni: Amazonas 2 e SATCOMBw 2a.

Certo che 7 lanci in due settimane sarebbe un bel record...

domenica 13 settembre 2009

AstroWorld News.

L'ATV-2, battezzato "Johannes Kepler" (che ho avuto la fortuna di vedere di persona durante la preparazione a Torino alla Thales Alenia Space) è stato trasportato il 9 settembre a Brema nella sede della EADS Astrium per la prosecuzione della costruzione e dell'allestimento per il lancio che avverrà a novembre 2010 da Kourou a bordo di un Ariane 5.

Il 10 settembre è stato eseguito il primo test statico di accensione a Terra del booster a 5 segmenti derivato da quello a quattro dello Shuttle (vedi foto NASA). Il test, durato oltre 2 minuti, è riuscito alla perfezione e i dati raccolti potranno essere utilizzati per lo sviluppo del vettore Ares I, sempre che il programma Constellation prosegua. L'impressionante spinta di 1600 tonnellate è stata misurata da oltre 650 sensori che hanno registrato una enorme quantità di parametri.

È stato stabilito il cratere in cui si schianteranno sia la sonda LCROSS che l'upper stage Centaur del vettore che l'ha lanciata. Il bersaglio designato è Cabeus A, nei pressi del polo sud lunare. La destinazione è stata scelta cercando di massimizzare le probabilità che sul fondo di quel cratere sia presente del ghiaccio d'acqua, dato che quel punto, coperto dai bordi del cratere, non viene mai raggiunto dai raggi solari. Lo schianto avverrà alle 1130 UTC (13:30 CEST) del 9 ottobre.

Formidabile test per l'Associazione non governativa Rumena per l'Aeronautica e la Cosmonautica ARCA. Nell'ambito del Google Lunar X Prize hanno in programma il lancio di un vettore molto originale. 'Helen', questo è il suo nome, è un lanciatore 'al contrario': parte da Terra con un pallone aerostatico ed è composto da tre stadi che in realtà sono 3 razzi distinti legati uno all'altro come un 'trenino'. Il pallone porta il convoglio a 14'000 metri e qui si accende il primo stadio che è quello in cima. Esaurito il primo stadio, i cavi che lo collegano al secondo si sganciano e si accende il secondo stadio e così via. Idea folgorante e molto originale, anche se questo primo test non porta un carico che dovrà raggiungere l'orbita, ma una piccola capsula pressurizzata che rientrerà nel Mar Nero, da dove era partita. Anche i propellenti sono a basso impatto: perossido di idrogeno al 70% (acqua ossigenata). Qui sotto la simulazione video in computer graphic (Fonte: ARCA).

sabato 12 settembre 2009

STS-128 Terminata.

Con l'atterraggio di ieri la missione del Discovery si è conclusa alla perfezione.
Questi gli orari ufficiali.
Touchdown carrello principale
0053:25 UTC
MET: 13 giorni, 20 ore, 53 minuti, 45 secondi

Touchdown carrello anteriore
0053:34 UTC
MET: 13 giorni, 20 ore, 53 minuti, 54 secondi

Arresto totale
0054:35 UTC
MET: 13 giorni, 20 ore, 54 minuti, 55 secondi

Durante questa missione, la navetta ha percorso oltre nove milioni di chilometri.

In realtà la missione non è proprio terminata, dato che la navetta deve ancora tornare 'a casa' nell'Orbiter Processing Facility del KSC.
A questo scopo, nei prossimi giorni il Discovery verrà issato e agganciato sul dorso del Boeing 747 che si occuperà di riportarlo in Florida. L'operazione di aggancio dovrebbe impiegare circa una settimana.
Anche a causa del peso aggiuntivo dato dal MPLM presente nella stiva, lo SCA dovrà eseguire almeno 4 scali per completare il suo viaggio, sempre che non vi siano problemi aggiuntivi, come il meteo avverso.

In foto (cliccatela per ingrandirla) il touchdown.
Fonte: NASA.

Newsletter. Nuovo numero.

E' uscito il nuovo numero della Newsletter, il 2/615.
Come saprete è l'edizione italiana del Jonathan's Space Report, notiziario spaziale d'oltreoceano.
Gli abbonati dovrebbero già averlo ricevuto. Se così non fosse fatemelo sapere immediatamente, o qui nei commenti o alla mia email.

I numeri vecchi verranno pubblicati sul sito che man mano sto costruendo ed in particolare il numero scorso (1/614) l'ho giusto messo a disposizione a questo indirizzo:
AstroWorld NewsLetter.

Cercherò progressivamente di tradurre i vecchi numeri che inserirò nella pagina dell'indice.

Per iscrizioni, domande, precisazioni e comunicazioni fate sempre riferimento alla mia email.

Buona lettura!

-- ATTENZIONE! --
Se vi siete iscritti e non avete ricevuto ancora nulla, controllate la cartella 'spam' o 'posta indesiderata' della vostra casella di posta.
Potrebbe aver intercettato i messaggi.

venerdì 11 settembre 2009

STS-128 Rientro, 2° tentativo.

Annullata la prima opportunità di rientro a causa del meteo che non collabora sul KSC.
Dato che la copertura nuvolosa è molto instabile con piogge consistenti entro le 30 miglia dalla pista, si è deciso per un rientro in California, alla Edwards Air Force Base.
Nel deserto del Mojave è più difficile trovare condizioni meteo avverse e quindi c'è già un GO quasi definitivo...

Il Deorbit Burn è previsto per le 1:37:47 CEST (2337:47 UTC) con atterraggio alle 2:53:34 sempre CEST (0053:34 UTC).

I portelloni della stiva sono già stati chiusi e fra un po' di tempo sarà di nuovo ora del 'beverone'.

In foto un panorama della base di Edwards.
Fonte: NasaTV.

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2036 UTC
GO del controllo missione per il passaggio del software sui computer di bordo da OPS-2 (in uso in orbita) a OPS-3 (in uso durante il rientro).

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2106 UTC
Il meteo ad Edwards è sotto controllo anche se è estremamente stabile.
Per il rientro è sempre GO.
L'atterraggio è previsto circa un'ora prima del tramonto.
Il Mission Control dice che ci sono nuvole sparse a 2000 e 5000 metri.
Visibilità 130 km e vento a 8 nodi (15 km/h).

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2205 UTC
I dati più recenti provenienti dal Mission Control, confermano che l'accensione di rientro dovrebbe avvenire alle 0147:37 UTC e i motori funzioneranno per 2 minuti e 35 secondi.
Il Deorbit Burn estrarrà Discovery dalla sua attuale orbita e lo inserirà su una traiettoria di rientro al disopra dell'Oceano Pacifico per giungere all'atterrraggio su Edwards. Una volta giunto sulla base militare, lo Shuttle eseguirà un anello di 210° per allinearsi alla pista 22.
Il Comandante Rick Sturckow è stato avvertito che troverà venti forti in quota e leggeri al suolo.

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2210 UTC
L'equipaggio sta indossando le ACES, le tutine arancioni per lancio e rientro.
Lo Shuttle Training Aircraft è in volo per provare la procedura di rientro.

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2231 UTC
GO per il 'beverone'... ;)

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2253 UTC
Due ore dal Touchdown.

L'Astronauta Scott Altman sta conducendo lo Shuttle Training Aircraft in ricognizione per verificare le condizioni meteo intorno alla Edwards Air Force Base.
L'aereo è un Jet Gulfstream modificato che offre una simulazione molto simile alle caratteristiche di volo di uno Space Shuttle durante le ultime fasi del rientro.

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2310 UTC
GO PER IL DEORBIT BURN! Il Direttore del rientro Richard Jones del Mission Control ha appena dato il formale OK per il rientro del Discovery che lo vedrà ritornare sulla Terra
Touchdown ad Edwards Air Force Base in California è previsto per le 0053 UTC.

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2312 UTC
Il Pilota Kevin Ford ha impostato le Auxiliary Power Units in configurazione di pre-avvio.

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2317 UTC
30 minuti dal deorbit burn che avvierà Discovery a planare a Terra.

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2322 UTC
Chiusi tutti i portelli di raffreddamento del Discovery.

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2326 UTC
Discovery si sta posizionando per l'accensione di frenata.

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2330 UTC
Il convoglio d'appoggio per l'orbiter è in arrivo sulla pista in attesa del Discovery (immagine NasaTV qui a fianco).

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2343 UTC
Avviata la prima APU. Le altre verranno accese durante le prime fasi del rientro.

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2347 UTC
DEORBIT BURN IN CORSO!

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2348 UTC
Due motori in funzione con 2700 kg di spinta ciascuno.

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2350 UTC
Accensione di frenata completata.
Il CAPCOM Eric Boe ha confermato la buona riuscita dell'accensione:"Ottimo lavoro, nessuna correzione necessaria!"

Signori, si scende.
Prossima fermata: California...

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2353 UTC
Sessanta minuti al touchdown. Il rientro avviene durante l'orbita numero 219 della navetta.
Sta per essere scaricato l'eccesso di propellente con un'apertura degli ugelli della durata di 43 secondi.

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2355 UTC
Il Discovery sta per essere orientato per il rientro.

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0003 UTC
Touchdown fra 50 minuti. Sarà il 54esimo atterraggio Shuttle sulla Edwards Air Force Base e il 48esimo diurno. Quello più recente è stato Atlantis rientrato a maggio dopo la STS-125 verso Hubble Space Telescope.

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0005 UTC
Discovery sta superando il sud Australia.

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0007 UTC
Scarico propellenti completato.

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0009 UTC
Vento a 100° con raffiche da 11 a 16 nodi. Equivale a 12 nodi trasversali e 10 nodi longitudinali di coda sulla pista 22.

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0010 UTC
Tutte e tre le APU sono attive e funzionanti.

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0013 UTC
Assetto di rientro impostato (muso in avanti e cabrato di circa 40°).

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0019 UTC
150 km di quota.

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0022 UTC
Interfaccia di rientro. Velocità Mach 25, quota 120 km.

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0027 UTC
Discovery è a 5,800 km dalla pista, 77 km di quota con una velocità di discesa di 60 metri al secondo.

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0028 UTC
Discovery inizia la prima di 4 virate per smaltire la velocità in eccesso.

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0030 UTC
Discovery è a 70 km di quota, 4500 km dalla pista.

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0033 UTC
20 minuti al touchdown. La pista 22 su cui atterrerà il Discovery è una striscia di cemento larga 90metri e lunga 4,5 km

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0034 UTC
Discovery è a 67 km di quota, 2900 km dalla pista.

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0035 UTC
22'000 km/h.

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0037 UTC
Velocità verticale 40 m/s.

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0038 UTC
15 minuti dall'atterraggio. Quota 57 km, 1600 km dalla pista.

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0039 UTC
1100 km di distanza dalla pista. Mach 14 al disopra del Pacifico.

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0042 UTC
45 km di altitudine e 650 km da Edwards.

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0048 UTC
Eccolo!

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0050 UTC
Doppio bang supersonico.

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0053 UTC
Touchdown!

Ed eccolo sulla pista, questo giovanotto che vola in orbita da 25 anni.

Quanti di voi hanno una vettura di 25 anni? ;)

Per non dimenticare...

11 settembre 2001 - Dalla International Space Station.


Fonte: NASA.

giovedì 10 settembre 2009

STS-128 Rientro, 1° tentativo.

Durante la giornata di ieri è stato notato un piccolo detrito allontanarsi dall'orbiter, ma ulteriori controlli hanno scongiurato che fosse un pezzo del Discovery.

Per contro, questa sera alle 18:02 CEST la navetta ha dovuto eseguire un'accensione fuori programma di entrambi gli OMS per 14 secondi a causa di un detrito che, destino, è stato proprio generato dagli occupanti dello Shuttle durante la seconda EVA a bordo della ISS.
Tutto ok, detrito schivato.

Alle 22:46 CEST l'equipaggio ha ricevuto l'OK per assumere i liquidi di reintegrazione per il ritorno in regime di gravità naturale. A bordo hanno scelto acqua, aranciata, limonata e succo tropicale. Fra le scelte c'è anche il brodo di pollo, ma berne 2 litri tutti insieme non è proprio la cosa migliore che ci sia.
Ci sono comunque degli astronauti che lo scelgono.

Per quanto riguarda il rientro siamo attualmente in una condizione di 'NO GO' a causa di venti in quota oltre 20 nodi e rovesci di pioggia entro le 30 miglia dalla pista.

La decisione definitiva verrà presa alle 23:45 CEST.

Nell'immagine la traccia a Terra della traiettoria del Discovery.

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Aggiornamento.
Prima possibilità di rientro odierna annullata a causa delle condizioni meteo troppo instabili sullo spazioporto americano.
Fra un'ora si decide se utilizzare la prossima opportunità, all'orbita successiva.

Accensione alle 1:35 CEST e atterraggio alle 2:40 CEST.

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Aggiornamento.
Rientro rinviato a domani, il meteo non ha collaborato.
Mancavano soltanto 8 minuti al deorbit burn quando il Flight Director ha deciso per il rinvio.

A domani!

Lancio HTV.

È partito in perfetto orario alle 1701:46 UTC il vettore H-2B alto quasi 56 metri che ha portato in orbita il primo Cargo giapponese HTV (H-2 Transfer Vehicle).
Il cargo del peso di quasi 16 tonnellate trasporta un carico di materiali per la International Space Station, diviso fra la parte pressurizzata (capacità 8 ISPR) e la parte esterna (capacità 3 EFPL - Exposed Facility PayLoad). La parte esterna è costruita in modo da essere facilmente manipolata dal braccio robotico della Stazione.

La missione di questo modulo (che è 'a perdere' come l'ATV) è costata 680 milioni di dollari e rappresenta una pietra miliare nella continuità dei rifornimenti del dopo-Shuttle. Il carico utile è composto da 4500kg di materiali che verranno consegnati sulla ISS il 16 settembre prossimo venturo.
La manovra di ormeggio non prevede un attracco diretto, ma l'HTV-1 arriverà a circa 10 metri dalla stazione, dopodiché verrà agganciato "al volo" dal braccio robotico della ISS per guidarlo all'aggancio vero e proprio.
Resterà ormeggiato al molo nadir del modulo Harmony fino all'8 ottobre, quando si allontanerà e eseguirà un rientro distruttivo in atmosfera.

Il veicolo può trasportare un massimo di sei tonnellate di carico, ma in questo volo inaugurale sono state riservate 1,5 tonnellate per extra carburante e batterie in previsione dei collaudi da effettuare in orbita.
La parte non pressurizzata contiene: SMILES (Superconducting Submillimetre-Wave Limb Emission Sounder) e HREP (HICO-RAIDS Experiment Payload) da installare sulla JEM Exposed Facility, mentre nel modulo pressurizzato sono presenti 3,6 tonnellate di rifornimenti.

Ulteriori informazioni e il video del lancio qui.

Nell'immagine lo stemma di missione.
Fonte JAXA.

Augustine Commission, nuovo capitolo.

L'8 settembre scorso sono state presentate alla Casa Bianca le opzioni selezionate dal gruppo di valutazione sul volo spaziale umano americano.

La prima indicazione riporta che nessuno dei cinque scenari presentati può essere seguito senza un incremento degli stanziamenti.
Senza soldi non si viaggia nello spazio.

Le opzioni elaborate dall'U.S. Human Space Flight Plans Committee sono qui riassunte. Le prime due rientrerebbero nel budget previsto, ma i tempi potrebbero anche allungarsi rispetto a quanto preventivato (che sono comunque già lunghi). Le altre tre nascono da un possibile aumento nel finanziamento annuale di 3 miliardi di dollari (con un incremento annuale del 2,4% di inflazione) e quindi un totale di circa 30 miliardi in dieci anni.
1 - Sostanzialmente il programma Constellation, con l'abbandono della ISS nel 2015 e Ares I che porta la capsula Orion in LEO. Con queste premesse si avrebbe l'Ares V non prima del 2020 e la Luna (forse) nel 2030.
2 - Estensione della ISS al 2020 e passaggio del vettore per la LEO ai lanciatori commerciali adeguatamente modificati per il volo umano. Il lanciatore pesante sarebbe completo di capsula a bordo (Ares Lite), ma non si parla di date per la Luna, anche perché lo stesso lanciatore pesante non sarebbe pronto prima dei tardi anni '20 e le strutture per la discesa selenica non sarebbero ancora sviluppate.
3 - Questa sarebbe la versione 'ricca' del numero 1. Si otterrebbe una anticipazione al 2017 di Ares I/Orion e la Luna al 2025.
4 - Questa è basata su ISS e Luna come priorità lasciando ai privati la LEO. Possiamo dividerla in 4A (dove lo Shuttle viene ritirato nel 2011 e la NASA sviluppa l'Ares Lite) e 4B (dove lo Shuttle prosegue fino al 2015 e viene sviluppato un lanciatore pesante basato sulla struttura STS). La Luna sarebbe raggiunta nel 2025 (forse un po' prima con la 4B).
5 - Questa pare la favorita dalla commissione, ed è denominata "Flexible Path" percorso flessibile. Considera una esplorazione su vasta scala con veicoli semplici e senza velleità di discesa e ripartenza da corpi celesti, considerando come obiettivi sia la Luna che Marte che altri corpi come gli asteroidi. È suddivisa in tre sotto-opzioni a seconda del veicolo utilizzato: Ares Lite, Evolved Expendable Launch Vehicle (EELV - i vari vettori commerciali come Delta IV, ma modificati per il volo umano) e i derivati dello Shuttle. La flessibilità sta tutta nella scelta delle destinazioni e delle caratteristiche della missione e consentirebbe di avere una missione importante all'anno partendo dai primi anni '20 dando sempre un nuovo profilo di missione.

La commissione ha comunque posto l'accento sul fatto che Marte deve essere l'obiettivo finale e tutta l'esplorazione precedente dovrà essere finalizzata al raggiungimento di questo obiettivo.
Anche la Luna è ovviamente vista come un passo obbligato per il raggiungimento di quella familiarità che non abbiamo ancora con la vita in un avamposto spaziale di superficie.

La commissione sta progressivamente scremando le varie opzioni e ad ogni passo le idee sono sempre meno confuse.
Questi dati verranno concretizzati entro l'inizio di ottobre, anche se non si sa ancora quando l'amministrazione Obama riuscirà ad analizzarli e a prendere una decisione finale.

STS-128 Flight Day 14.

Operazioni previste per il Flight Day 14.

Giovedì 10 settembre 2009.
CEST....MET........Operazione
16:59 .12.11.00..risveglio
19:04 .12.13.05..accensione computer Group B
19:19 .12.13.20..allineamento IMU
20:04 .12.14.05..inizio procedure di rientro

Venerdì 11 settembre 2009.
00:01 .12.18.02..accensione deorbitante (orbita 201)
01:05 .12.19.06..atterraggio

La spiegazione degli acronimi la trovate qui.

STS-128 News 25.

Ormai stiamo arrivando al termine di questa missione.
I vari test per controllare l'efficienza di tutti i sistemi dell'orbiter sono in corso e stanno procedendo in modo ottimale. Già superati il test del Reaction Control System, di una Auxiliary Power Unit e del movimento delle superfici aerodinamiche.
Anche l'ultima verifica dello scudo termico eseguita ieri è stata analizzata dal Mission Control validando il Discovery per il rientro.

L'unico problema potrebbe essere rappresentato dal meteo a causa di possibili temporali sul Kennedy Space Center per i primi due possibili giorni di rientro. La quantità di 'consumabili' (cibo, acqua, aria e propellenti) presenti a bordo permetterebbero di estendere la missione di 3 giorni, con le seguenti occasioni di rientro:

ORBITA..SITO...DEORBIT.....ATTERRAGGIO

Venerdì 11 settembre
202.....KSC....00:01.......01:05
203.....KSC....01:36.......02:42
217.....KSC....22:51.......23:54

Sabato 12 settembre
218.....KSC....00:26.......01:29
219.....EDW....01:56.......02:59
220.....EDW....03:32.......04:34
233.....KSC....23:15.......00:17

Domenica 13 settembre
234.....EDW....00:45.......01:48
234.....KSC....00:51.......01:53
235.....EDW....02:20.......03:23
236.....EDW....03:57.......04:59

Tutte le ore sono CEST (italiane).

Come al solito verrà data la precedenza agli atterraggi al KSC fino ad autorizzare comunque il rientro ad Edwards il terzo giorno (EOM+2 - End Of Mission + 2 giorni) e mantenendosi comunque una giornata di autonomia in più, come 'scorta'.

In foto un panorama dall'orbita.
Fonte NasaTV.

mercoledì 9 settembre 2009

Bentornato Hubble Space Telescope.

Sono state rilasciate oggi le prime immagini del rinnovato HST.
Non ci sono commenti ulteriori da fare: stupende!

Il montaggio è composto da una nebulosa a farfalla (NGC6302), dalle cinque galassie che compongono il quintetto di Stephan, una immagine con 100'000 stelle appartenenti all'ammasso globulare di Omega Centauri e infine le propaggini della nebulosa della Carena.


Qui trovate il sito ufficiale di Hubble.

STS-128 Flight Day 13.

Operazioni previste per il Flight Day 13.

Mercoledì 9 settembre 2009.
CEST....MET.......Operazione
16:59 ..11.11.00..STS risveglio
20:09 ..11.14.10..sistemazione alloggi equipaggio
21:09 ..11.15.10..controllo FCS
22:19 ..11.16.20..test RCS
22:34 ..11.16.35..operazioni PILOT
23:34 ..11.17.35..conferenza stampa

Giovedì 10 settembre 2009.
00:34 ..11.18.35..ripasso procedure di rientro
01:04 ..11.19.05..pasto
02:04 ..11.20.05..ripresa sistemazione alloggi
03:39 ..11.21.40..riporre ergometro
04:09 ..11.22.10..preparazione sedili aggiuntivi
04:34 ..11.22.35..spegnimento sensori del bordo d’attacco delle ali
04:39 ..11.22.40..controllo LES
04:54 ..11.22.55..riporre PGSC (parte 1)
05:34 ..11.23.35..riporre antenna KU
08:59 ..12.03.00..inizio periodo di sonno

La spiegazione degli acronimi la trovate qui.

In foto (fonte NASA) il Discovery visto dalla ISS poco dopo il distacco.

martedì 8 settembre 2009

Lancio militare USA.

Lanciato alle 2135 UTC, il vettore Atlas Centaur con a bordo il satellite per telecomunicazioni militare PAN (Palladium At Night - costruito dalla Lockeed Martin e chiamato anche P360) si è sollevato dalla rampa SLC-41 della Cape Canaveral Air Force Station ed ha eseguito con successo la sua diciassettesima missione.

Il primo stadio era spinto da un motore russo RD-180, costruito dalla NPO Energomash. Acceso 2,7 secondi prima del decollo, questo motore utilizza come propellente l'RP-1 in ossigeno liquido e lavora per 4 minuti e 3 secondi. Sette secondi dopo il primo stadio è stato sganciato e dopo ulteriori 10 secondi è stato acceso il motore RL10A del Centaur che nel giro di due accensioni ha portato il carico sull'orbita di trasferimento verso la zona geostazionaria.

Il lancio è stato gestito dalla United Launch Alliance, è stato l'ottavo ad utilizzare la configurazione 401 dell'Atlas V ed il terzo del 2009. Il prossimo avverrà dalla Base Vandenberg entro fine mese.

Qui ulteriori informazioni ed il video del lancio.

STS-128 Undocking.

Dalla International Space Station stanno giungendo immagini stupende...

Fonte NasaTV.

STS-128 News 24.

Il Discovery è pronto a lasciare la Stazione Spaziale Internazionale.
Dopo le ultime operazioni effettuate, consistenti nel completamento degli spostamenti di materiale fra Stazione, MPLM e Shuttle, si è passati al riposizionamento di 'Leonardo' all'interno della stiva di carico della navetta.
Sono poi state sbrigate le ultime formalità e dopo la cerimonia di saluto, l'equipaggio del Discovery è rientrato sul proprio veicolo. I portelli sono stati chiusi e fra poche ore lo Shuttle lascerà la ISS per iniziare il viaggio di rientro a Terra che si concluderà con l'atterraggio al KSC previsto per le 1:05 di venerdì mattina. Ovviamente salvo rinvii per problemi meteo.

Dopo l'incontro ravvicinato con un detrito dell'Ariane 5 avuto alcuni giorni fa, sta per arrivare un altro pezzo, l'oggetto orbitale numero 30535, che si avvicinerà alla Stazione circa 13 ore dopo che il Discovery avrà mollato gli ormeggi. Si tratta di un componente di un vettore Fengyun lanciato nel 1999 e con una dimensione di circa 0,05 metri quadrati.

In foto la cerimonia di saluto prima della chiusura dei portelli.
Fonte NasaTV.