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martedì 23 settembre 2008

Phoenix – Sol 112-116.

Se il braccio robotico riuscisse a spostare un sasso gli scienziati vorrebbero dare un’occhiata sotto.
Gli ingegneri che hanno sviluppato i comandi del braccio robotico hanno preparato un piano per spostare un sasso a nord del lander. Questo sasso delle dimensioni circa di una videocassetta VHS è stato chiamato informalmente "Headless".
“Non sappiamo se possiamo riuscirci finché non ci proviamo”, ha detto Ashitey Trebi Ollennu, un ingegnere in robotica del Jet Propulsion Laboratory di Pasadena.
“L’idea è di spostare la piccola roccia provocando il minimo disturbo alla superficie al disotto di essa. Bisogna riuscire a insinuarsi sotto di quel tanto che serve per sollevarla e non farla scappare dalla pala”.
Phoenix riceve i comandi per l’intera giornata ogni mattina e quindi non c’è modo di correggere l’operazione nel caso si veda la roccia sfuggire.
Lo Stereo Imager ha permesso di creare una dettagliata riproduzione tridimensionale di "Headless" per preparare i movimenti del braccio.
Negli ultimi Sol il braccio ha allargato lo scavo nei pressi del sasso e i comandi inviati dovrebbero far rotolare "Headless" nello scavo durante il Sol odierno.
Spostare le rocce non è fra i molti compiti del braccio di Phoenix. Se però la cosa funzionasse, permetterebbe di scoprire un’area sufficiente per eseguire uno scavo direttamente sotto il sasso.
“Studiare il terreno posto lì sotto è così attraente da indurci a provare questa nuova tecnica”, ha detto Michael Mellon, un componente del team scientifico di Phoenix presso la University of Colorado di Boulder.
La motivazione scientifica è relativa allo strato ghiacciato trovato sotto la superficie negli scavi eseguiti intorno al lander. Scavare fino a questo strato al disotto di una roccia potrebbe svelare indizi sui processi che influenzano il ghiaccio.
“Le rocce sono più scure del materiale che le circonda e trattengono il calore”, ha aggiunto Mellon. “In teoria lo strato di ghiaccio dovrebbe scendere più in profondità sotto le rocce. Se riusciamo a rilevare questa variazione, avremmo l’evidenza che il ghiaccio è probabilmente in equilibrio con i vapori d’acqua presenti nell’atmosfera”.
Una possibile alternativa, se il ghiaccio fosse più superficiale, potrebbe essere che la roccia raccoglie l’umidità dall’atmosfera e la rilascia nel terreno.

Le misure di "Headless" sono di circa 10cm x 19cm e sporge dalla superficie marziana di 2-3cm.
In foto la posizione della roccia di fronte al lander.

Il meteo del Sol 109 era il seguente:
Temperatura massima -38°C,
Temperatura minima -86°C,
Visibilità discreta con attività di Dust Devils (mulinelli di polvere).

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