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martedì 20 maggio 2008

Detriti spaziali.

Vi ricordate il satellite USA 193 distrutto in febbraio con un missile dalla US Navy?
Ricorderete anche che avevano detto che entro 40 giorni tutti i pezzi sarebbero rientrati nell’atmosfera terrestre. Peccato che abbiano sbagliato i conti e a tutt’oggi ci sono ancora in orbita 15 frammenti identificabili e chissà quanti di dimensioni inferiori.
Ma c’è di più: i parametri orbitali di quei frammenti sono tenuti segreti, perché deriverebbero da un satellite classificato distrutto con un’operazione classificata. È stato però specificato che solo una mezza dozzina si avvicineranno ad altri veicoli nella prossima settimana, ma sembrerebbe che questa tendenza sia in diminuzione…
Una recente stima governativa dà la caduta degli ultimi frammenti per la tarda estate, dopodiché rimarranno solo i detriti più piccoli.
Il test Cinese (ASAT) eseguito nel gennaio 2007 aveva prodotto una quantità tale di frammenti che la previsione di vicinanza per la prossima settimana dà 3144 passaggi ravvicinati.
E si erano pure lamentati dell’intercettazione americana!

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